E’ possibile ripetere quel che ieri sembrava impossibile? Prima che “ai posteri l’ardua sentenza”, essa spetta a ciascuno di noi, specie ai più giovani, verso cui “ politici, ricchi e potenti” che hanno guidato i Paesi hanno gravi responsabilità. Personalmente, posso solo trasmettere qualche ricordo “ non fake”, come si dice oggi, ringraziando il Creatore di poterlo fare prima di raggiungere la Squadra, con Emilio Alessandrini, Ninni Cassara’ Giovanni Falcone, e i tanti “Maestri” di pensiero e di fede, Norberto Bobbio, padre Ernesto Balducci, don Antonio Riboldi….( è appena uscita la ristampa del libro “radicamentesbirro” con le prefazioni “insieme” del radicale di non violenza Marco Pannella e del cristiano rivoluzionario don Andrea Gallo).
Ma allora si può? Ecco qualche recentissimo esempio; e chi vuole aggiunga ricordi in tal senso.
a) il carabiniere Gianni Bertoncin mi ha giorni fa rintracciato su face book dopo tanti anni ( fate voi i conti!). Ha lavorato con me, nel 1966, quand’ero Sottotenente dell’Arma, prima a Genova e poi a Mareta ( Alto Adige ) dove fui trasferito per avere denunciato che “i Comandanti” facevano il pieno delle automobili col carburante dei carri armati, pigri su Forte San Giuliano ( foto; il fatto é ricordato in Un Commissario, sul mio sito..). Così egli ha scritto giorni fa: “ Egregio Tenente, spesso mi passa davanti qualche ricordo. Quando è ora dei riconoscimenti, lei è sempre escluso. Con lei ne soffre anche chi ha avuto modo di conoscerla. Essere ancora sulla breccia è una lezione. Grazie. Gianni Bertoncin”.
b) a Walter Reali, poliziotto, che giorni fa in un post ricorda l’uccisione di Settimio Passamonti, ho risposto: “Onore a lui e ai Tutori dell’ordine caduti in una “lotta tra poveri”. Nel liceo Virgilio di Roma nel maggio 1977, Franco Fedeli, il brigadiere Enzo Tortorella ed io, a quei liceali, ricordammo Settimio Passamonti insieme allo studente Francesco Lo Russo, ucciso a Bologna nel marzo ’77 in uno scontro di piazza. ( capitolo “Non ci fermeranno” del libro ).
c) L’Italia, in quegli anni era a rischio di “golpe” ( piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus… Operai, studenti, poliziotti seppero unirsi obbligando politici e sindacati a “pensare insieme al Paese”. ( foto; ed è scritto nel libro).
d) per il post di giorni fa sulla Calabria, è significativo quanto scrisse il giorno del mio “siluramento dal Viminale” il Direttore Gianfrancesco Siazzu, poi Comandante Generale dell’Arma. Lo ha confermato ieri.
e) Il Vice-Direttore Generale Vicario della P.S. dottoressa Maria Luisa Pellizzari, ha ricordato con umiltà e fierezza ( ciò Le fa onore) che è potuta giungere a quella funzione grazie alla lungimiranza della “riforma di Polizia”. Le ho scritto i miei complimenti, ricordando che l’articolo che Lei ha citato sulla”pari dignità e carriera donne-uomini” nelle Forze di Polizia, lo scrissero nel 1976, poliziotti carbonari, tutti puniti per questo, alcuni con la galera ( e ricordo commosso il capitano Angelo Giacobelli, l’appuntato Enzo Giordani, i marescialli Vincenzo Nunziata e Alfredo Raffuzzi..)!
Potrei continuare a lungo. Anche non pochi di voi, ne sono certo. Avanti ragazzi, con ottimismo! Ora sconfiggiamo il Covid e i virus umani, riprendiamo la marcia: INSIEME SI PUO’ . Io ci sono! Vi informerò sulle iniziative in corso: – proiezione de Il ritorno del Piccolo Principe; libri in uscita, tra cui, spero, Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume; la canzone per Agostino e la lotta tra poveri; prossimi appuntamenti in streaming; ricorso alla CEDU; omaggio al poliziotto artista Nazareno Giusti. Annotate amici, seguite, condividete. Vostro Ennio
Il disegno del titolo è di Nazareno Giusti. Sotto qualche foto.