Come annunciato nel post di ieri. Storici ed esperti, si sono avvicendati nelle varie trasmissioni ( da Atlantide a tg2-post, alla fiction.. ) su “la madre di tutte le stragi” del 12 dicembre. Non ho sentito mai fare il nome di EMILIO ALESSANDRINI, forse voi sì. Meno male che lo ha ricordato a Milano il Presidente Sergio MATTARELLA ( così mi ha riferito un magistrato nostro compagno di scuola con Emilio a Pescara ). Va da sé la mia assoluta partecipazione al dolore dei Familiari per quel tragico evento ( diversi di loro mi conoscono ) . Essa dilaniò fisicamente tanti innocenti, e “eversivamente” la nostra Democrazia. Senza giustizia, per nessuno! Ci sarebbe oggi quel minimo di “verità”, se non ci fosse stato “Emilio ALESSANDRINI? Riascoltate il filmato di dieci anni fa ( che nuovamente riporto) con la “requisitoria di EMILIO”, scritta mentre Gli stavano spostando le indagini, da Milano a Catanzaro. E rileggete i messaggi di Gemma CALABRESI e Licia PINELLI ivi riportati. Il Presidente MATTARELLA ha notificato la strada seguita dal predecessore Giorgio NAPOLITANO. Si deve andare oltre! Sotto il mio commento al post di ieri di Claudia PINELLI, che saluto: ” Cara Claudia, hai scritto delle parole struggenti e bellissime. Di amore dolce e profondo per i tuoi Genitori e per la tenacia della tua straordinaria Mamma Licia, che ti prego di abbracciare per me. L’ ho seguita sulla 7. Grande donna. Mi ha commosso tantissimo quando ha detto che fu dispiaciuta allorché seppe dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. Mi piacerebbe che il messaggio che Lei, anche a tuo nome, inviò diedi anni fa in contemporanea con quello di Gemma Calabresi all’evento da me organizzato a Pescara nel 40° anniversario della strage, diventasse “riferimento per tutti”. Chissà non si possa riportare quell’appello congiunto, in una targa, magari messa nella stessa piazza Fontana. Varrebbe più di mille discorsi e sarebbe un dito nelle coscienze di tanti, politici e “potenti” nell’ombra, contro cui tuo Papà ed Emilio si battevano. Grazie per le lezioni che la tua Famiglia ha dato e continua a dare a tutti. Vostro Ennio, commissario scomodo Di Francesco”. Qualcuno mi chiede, perché fai questo Ennio? Per utopia, per cromosoma genetico, per destino? Non so. Certo per Amicizia verso Emilio, il gran dimenticato. E struggente rispetto per i tanti “Tutori dell’ordine caduti o dimenticati” in quella stagione di sangue e tentata eversione, per i “poliziotti carbonari”, da Custra a Ciotti, a Petri, a Giacobelli, che crearono e pagarono quel clima nuovo contro ogni tentativo di eversione. E il pensiero va ad Emilio SANTILLO, mio Capo all’Antiterrorismo, a cui fu fatta pagare la sua segnalazione contro Licio Gelli. Chiudo con queste frasi, per chi può capirle, di Aristotele: “L’Amicizia è una singola anima che vive in due corpi” , e del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry: “Ho fatto di te il mio amico e ora, per me, sei unico al mondo”. Vostro Ennio
https://youtu.be/jFrBEzNxxW0