Anni fa l’amico Salvatore Giannella, il giornalista che curò i libri di Enzo Biagi e Tonino Guerra, mi disse:“ Ennio, sei un commissario col futuro alle spalle!” Non so. Forse l’avere attraversato terribili anni sociali col “bagaglio valoriale” datomi da papà “maresciallo dei Carabinieri” e mamma “ maestra elementare, entrambi per oltre quarant’anni, l’avere conosciuto padri della Costituzione, Terracini, Valiani, La Malfa..; uomini di filosofia e diritto, Bobbio, Bo, Calogero, Rodotà, Pannella…; presidenti della Repubblica, Cossiga, Scalfaro, Pertini, Napolitano..; maestri di fede, don Gallo, don Riboldi, padre Balducci, Giovanni Paolo II…; martiri di sicurezza e giustizia, Alessandrini, Falcone, Cassarà, Giuliano, Santillo, Dalla Chiesa.., e tanti altri dimenticati o sconosciuti..; emarginati, criminali, protagonisti e maschere nel pirandelliano teatro della vita, deve avermi forse affinato qualche sensibilità nel cogliere crocevia dell’animo che possono significare anche segnali di mutazione sociale. In questo senso forse diceva l’amico Giannella. A 20 anni dalla morte in esilio di Craxi e dell’annientamento del “socialismo” in Italia (quello, per intendere, dei fratelli Rosselli, miei miti ), in occasione dell’uscita del film “Hammamet”, tanti “amici” parleranno di Bettino CRAXI nei brillanti e ristretti “salotti mediatici”. Sotto il brano di “ Un Commissario” in cui parlo di CRAXI  e della “lettera aperta” che gli scrissi nel maggio del 1993 ( anch’essa riportata) pubblicata su “L’Avanti”! A voi, se volete, leggere e valutare. Io, in attesa del coccodrillo, mi limito alla frase di cui mi ha onorato Corrado Stajano, e..continuo l’impegno. Vostro Ennio

( foto cecconi )