Ci sono “guerrieri di pace” che combattono la buona battaglia, per tutti.

Gino STRADA lo ha fatto.

Diversi lo ringraziano. Chi vede, legge e sa, ogni giorno, di guerre, distruzioni, morti, bambini amputati, senza più lacrime, senza più occhi, per armi, mine, bombe intelligenti, effetti collaterali. Magari anche chi a ciò, direttamente o indirettamente contribuisce, e persino vuole. Chi cerca di fare, o tacitare in buona o cattiva fede, le coscienze con lasciti, abbonamenti, donazioni da bancomat..

Sono amaramente consapevole che, come scrive Italo Calvino: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”.

Tuttavia mi sembra di sentire, spero con tanti, che : “i guerrieri di pace combattono la buona battaglie; la misericordia non può essere business; vanno cacciati i mercanti dal tempio; la verità si affermerà sull’ipocrisia”. Grazie Gino STRADA, hai combattuto la buona battaglia, e la continui dalla Luce. Non ho avuto l’onore di conoscerti, ma sei stato per me, e credo tanti, un riferimento di pace e fratellanza, quella vera.

Buon Ferragosto a tutti. Ennio Di Francesco