L’idea di calendario che vedete, induce da una parte a riflettere sull’evoluzione del Sindacato dei Lavoratori in Italia, e dall’altra a fare conoscere ai più giovani una realtà che mai saprebbero! La spinta all’unitarietà sindacale fu data dal “Movimento democratico ( allora carbonaro) dei poliziotti” che nei primi anni ’70 riuscirono, coinvolgendo, tra rischi e ostilità, l’opinione pubblica, a fare dialogare tra loro leader del mondo del lavoro, come Luciano Lama, Bruno Storti e Raffaele Vanni. Ma anche personalità del mondo politico come Berlinguer, Moro, La Malfa, De Martino, Bozzi, Lombardi, Cariglia, Galluppi, Fracanzani, Flamigni.; .e della cultura come Bobbio, Calogero, Bo.
La bozza del disegno ( che mi strugge l’anima ) è opera di Nazareno Giusti, straordinario poliziotto- artista, che si è tolto la vita, il 4 aprile 2019 nel Reparto Celere di Firenze, a trentanni. E’ la tavola con cui Egli termina il fumetto che stava traendo da Un Commissario, sui temi Sicurezza, Libertà e Democrazia, che gli Italiani debbono ai Tutori dell’ordine.
Settimane fa ho fatto pervenire copia del calendario, con lettera congiunta, ai Segretari Generali della CGIL Maurizio Landini; Luigi Sbarra della CISL; Pierpaolo Bombardieri della UIL; nonché al Direttore Generale della PS- Capo della Polizia Lamberto Giannini. Questi ha risposto. Chissà che i Segretari Generali non riflettano ( magari anche altre componenti del mondo del lavoro), su come riprendere quel percorso.
Nella disadorna stanzetta di via Sicilia 66 a Roma, dove affissi nel 1974 il manifesto dei Lavoratori in marcia di Pelizza da Volpedo, sotto cui scrissi quella frase-speranza, noi poliziotti carbonari, Giordani, Giacobelli, Annunziata, Fortunato Fedele, Tortorella, Sannino.., il direttore di Ordine Pubblico Franco Fedeli, costruimmo pezzettini di democrazia, con grandi sindacalisti come Trentin, Macario, Carniti, Spandonaro, Scheda, Benvenuto, Bugli, Marini…; finché in anni successivi non prevalsero di nuovo, ad opera di alcuni Segretari Generali, spinte ideologico-partitiche che frantumarono quel patto unitario, e disgregarono in rivoli di piccolo potere, il sogno unitario degli stessi poliziotti.. Fu un percorso di democrazia interrotto, per tutti.
Sappiano i cittadini e i responsabili, ai più alti livelli, della Sicurezza-pilastro di Libertà, che i “Tutori dell’ordine” non possono essere solo destinatari delle contraddizioni sociali che la “politica“, per distinguo partitici e ideologici, non riesce ad affrontare e risolvere, esponendo questi “Servitori dello Stato” a rischiare ogni istante la propria vita e il proprio equilibrio, in un pervasivo malessere che genera tanti suicidi, in lancinante silenzio.
Ho scritto questo post, col cuore gonfio, dopo avere sentito ieri per ore il dolore dei genitori del Maresciallo dei Carabinieri che si è tolto la vita recentemente a Pescara.
Signor Presidente Sergio Mattarella e Signor Presidente Mario Draghi, alla Vostra sensibilità.
P.S Il calendario è ordinabile a EuropaFoto whatsapp 3511803170 (costo: euro 10 plastificato- dimensione A4 – o A3 euro 6) con pagamento con loro concordato). Le spese di spedizione saranno a mio carico, ad augurio di un percorso da riprendere. Auguri di Buon Anno a tutti- vostro Ennio
Ennio Di Francesco già figlio di maresciallo dei Carabinieri, deceduto per malattia di servizio; ufficiale dell’Arma con encomi solenni, promotore del Movimento per la riforma di polizia, funzionario anche a livello internazionale per 40 anni della Polizia di Stato.