Il 31 agosto, a Pescara, nella piazzetta dinanzi al Comune, si è svolta la cerimonia del 76 ° anniversario del bombardamento avvenuto il 31 agosto 1943 da parte dei “liberatori”. Altri tre sarebbero seguiti nel mese di settembre, provocando alcune migliaia di morti e notevoli distruzioni. Dopo l’Inno “Fratelli d’Italia” e la deposizione della corona di alloro alla targa commemorativa dell’evento, si sono succeduti gli interventi del Presidente del Consiglio Comunale, del Sindaco, e dello Storico. Tutto sintetizzabile nelle parole: MAI PIU’
( primo link https://youtu.be/NsZpAxgyioE )
Era presente anche il Presidente del Consiglio Regionale. Altrove in città, si sono svolte altre iniziative, forse per sottili distinguo. Sarebbe stato significativo vedere nella piazza più gente, più rappresentanti politici in un afflato unitario, e Rappresentanti delle Istituzioni statuali ad alto livello. La necessità di pace e l’impegno per essa non possono essere che unitari, specie nel trasmettere tali esigenze e valori ai giovani. Ma, forse, la sera dell’ultimo giorno di questo torrido agosto!
Chissà non possa avvenire nella prossima scadenza annunciata. Sarebbe interessante che alla ripresa dell’anno scolastico possa essere ricordato, alla ricorrenza dei morti, questo tragico evento sulla nostra città, magari col filmato del regista pescarese Stefano Falco, con immagini d’archivio, dal significativo titolo “Il martirio di una città”
( secondo link9 https://www.youtube.com/watch?v=9XkbczLo7eY
Sarebbe l’occasione anche per riflettere, con gli studenti, della stupida atrocità di ogni guerra, e dei ruoli mutevoli delle responsabilità, sottilmente o strumentalmente scritte poi dalla storia e dalla politica. Ma perché il bombardamento di Pescara in un’Italia già in ginocchio e in trattative per l’armistizio; e persino dopo questo avvenuto?
Ieri , 1 settembre, è stato ricordato l’anniversario dell’invasione della Polonia nel gelido mattino di 80 anni prima,da parte del Reich di Hitler, che scatenò la seconda guerra mondiale, dopo la prima finita “solo” venti anni prima. Esse costarono, solo parlando di perdite umane, in un pur approssimativo computo, circa 60 milioni di morti. In un clima non certo unitario, non tutti i Capi di Stato, erano stati invitati!
( terzo link) https://www.youtube.com/watch?v=BeN1A0xSwI0
Diceva papa Giovanni XXIII nella “Pacem in terris”: “la pace non deve basarsi sull’equilibrio degli armamenti, ma sull’amore dell’uomo per il prossimo”. Tiziano Terzani ammonisce: “ non ci sono guerre giuste o ingiuste, ma solo guerre che producono morti, lutti e distruzioni”. ( in Lettere contro la guerra ). Forse non sarà inutile, per chi vorrà, ascoltare le sue riflessioni sulla “rivoluzione interiore” che ciascuno, specie chi ha responsabilità politiche, deve fare per: MAI PIU’.
( quarto link ) https://www.youtube.com/watch?v=2QuqqbN_NXg)
Io ci spero e vi dedito l’acrilico in evidenza dipinto tanti anni fa. Vostro Ennio