Chi fosse passato il 2 dicembre a Pescara, avrebbe respirato nel dannunziano “Circolo Aternino“, ove la poesia fu di casa, contagiosa aurea energia. Tanti amici e artisti erano convenuti a onorare con rime, note, sospiri, assonanze, sentimenti, Mamma ITALINA DI GREGORIO e sua figlia NICOLETTA, poetessa.
Lei, ITALINA, invisibile in prima fila, un pò madre di tutti, ascoltava attenta e paziente, ironica alla flemmatica attenzione che scherzosamente la sublime poetessa dialettale Mara SECCIA le declamava: ” quell’ dice che strigne.. ma nun strigne!”.
Mamma ITALINA aleggiava, superiore e radiosa, come sempre! Lo lo stesso sorriso dolce di quando anni prima a Pescara, avendola io accompagnata con Nicoletta al Circus, per un evento di solidarietà, affascinò l’insuperabile interprete dell’eroico Giovanni PALATUCCI, il bel tenebroso Sebastiano SOMMA che, avendomi visto con le leggiadre due Signore, si era avvicinato facendo Loro un super-galante baciamano d’altri tempi. Parlando ieri con lui, gli ho ricordato l’episodio. Mi ha raccomandato, commosso: “Ennio, esprimi alla signora Nicoletta la mia più sentita partecipazione, nel ricordo del sorriso radioso di Mamma ITALINA, che porto ancora con me.”.
Caro Sebastiano, lo farò e Mamma ITALINA ti vorrà ancora più bene”.
Grazie Nicoletta, grazie Mamma ITALINA. Buona vita a tutti. Vostro Ennio
https://youtu.be/eihAP-QaT2Y