Indimenticabile collega Luigi CALABRESI, carissimo “Gigi”, dalla Luce conosci i miei pensieri da quel tremendo 17 maggio 1972, per te, tua moglie, i tuoi figli; ed oggi le nipotine che non hai potuto conoscere. Guida le coscienze di questa povera umanità verso la via dell’Amore contro ogni virus di violenza, cupidigia, oblio e ipocrisia. Come auspicano la tua straordinaria moglie Gemma e Licia Pinelli nel messaggio che fecero giungere “insieme” tanti anni fa all’incontro che organizzai a Pescara per l’Associazione Emilio Alessandrini, moderato da Agnese Moro, per il quarantennale della “strage di piazza fontana“. Prego osservare anche le fotografie che sono storia e speranza. Ciao “Gigi” collega e Maestro. Tuo Ennio D Francesco