Questa notte ho fatto un sogno: che tutto il mondo possa rendere presto omaggio al nuovo Presidente della Repubblica Italiana.
Stati e persone, nei cinque Continenti del Pianeta, vantando le sue opere architettoniche, simbiosi di ingegneria, arte e sicurezza, patrimonio dell’umanità, con genialità e stile, congiunta visione di presente-passato-futuro; con managerialità , signorilità, trasparenza e modestia. E soprattutto con la dote, rarissima se non unica, di costruire “davvero” ponti, là dove tempo, imperizia e inerzia, ne hanno abbattuto altri, spesso con morte, dolore e giustizia non data.
RENZO PIANO, un italiano cittadino del mondo.
Forse tutti sarebbero soddisfatti: il Capo dello Stato attuale, avendolo Egli designato Senatore a vita: “per avere illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”; il Parlamento, avendolo votato in seduta comune; l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, che continuerebbe il proprio prestigioso “lavoro-servizio all’Italia” rinforzando il rispetto internazionale del nostro Paese; gli Italiani in patria e all’estero; e non solo loro.
E’ anziano? Ma non ha significativamente appena costruito a Los Angeles, una “Casa della storia del cinema mondiale”?
L’alba si leva. Ah, se Lui gradisse.. e il sogno continuasse..!
Ennio Di Francesco, già ufficiale dei Carabinieri e dirigente della Polizia di Stato, già funzionario del Ministero degli Affari Esteri e della Presidenza del Consiglio. Scrittore di poesie, e libri con testimonianze di Norberto Bobbio, Gino Giugni, Luciano Canfora, Marco Tullio Giordana, Don Andrea Gallo, Franco Gabrielli, Marco Pannella, Giancarlo De Cataldo, Dacia Maraini, Giuliano Montaldo, Angela Terzani, Anna Foa, Matteo Zuppi cardinale, Lamberto Giannini. Documentalmente stimato da Sandro Pertini, Ugo La Malfa, Umberto Terracini, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Leo Valiani, Giovanni Conso, Giorgio Napolitano, Vittorio Foa, Antonio Giolitti, Lama-Storti-Vanni-Benvenuto..
Di lui Corrado Stajano scrive:“un uomo dello Stato che ha avuto una difficile vita per la sua intransigente fedeltà alle istituzioni della Repubblica”.