Cari amici, buona domenica. Solo il cuore della “collettività vera” può sentire l’urlo “VIVA I CARABINIERI”. Di pianto, rabbia, dolore, con voci note: Felice Maritano, Salvo D’Acquisto, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Antonio Varisco.., e altre sconosciute come quella di Antonio Santarelli morto in Abruzzo dopo un anno di coma, straziato in Versiglia da un branco di minorenni..L’urlo diventa boato di coscienza di oltre quattromila “Vittime del dovere”, al di là di uniformi diverse. Vergogna, per gli indegni carabinieri, che hanno sporcato uniformi che grondano sangue ed onore. Quel grido chiede anche: Politici, Governanti, Ministri, Direttori, Comandanti Generali, Sindacati, cosa avete fatto e fate per le Forze di polizia? Nell’ultimo post parlo di IPOCRISIA. Non ha quasi sempre prevalso la voglia di cercare carriere e consensi, di privilegiare questo o quel corpo? I Carabinieri non hanno fatto la loro riforma “pro generali”, interrompendo il percorso democratico tracciato dalla legge 121/81? E per i Sindacati non è stato solo importante favorire il “ “todos caballeros”? Ho scritto loro nel tempo idee e proposte. Invano. Conto ripubblicarle. Indispensabile subito una “ Scuola interforze, per carabinieri, poliziotti, finanzieri, guardie carcerarie ( i forestali sono stati inopinatamente fagocitati) , magari di pochi mesi su “La Costituzione italiana; la Dichiarazione universale dei diritti degli uomini; Etica professionale”? Sarebbe a costo zero e spending review. Qualcuno dirà: chi te lo fa fare? Forse il viso severo di mio padre Maresciallo dei Carabinieri in quell’urlo lacerante, con tanti amici da Alessandrini a Cassarà, e miei cari Carabinieri. Certo più facile fare audience con Ilaria Cucchi e il suo avvocato, con Roberto Saviano, che organizzare ( come ho chiesto loro ) una riflessione, insieme , e i tanti chiamati a discettare in tv di sicurezza, come ieri sera lo scrittore Di Paolo. ). L’urlo continua nel vento, mentre le nuvole piangono pioggia e sangue: ascoltatelo, se volete, in questo vecchio link… Buona domenica. Vostro Ennio